
    VIAGGIO NEL CUORE DELLA NAUTICA 
  
 “Un viaggio nel cuore della nautica”, considero 
    così, la visita al cantiere navale Vismara di Viareggio, a seguito 
    della quale, mi sono reso conto che non si possono amare le barche, viverci 
    sopra, regatarci, senza conoscere il loro processo costruttivo.
    Ritengo quindi particolarmente fortunati, gli armatori che hanno la barca 
    in costruzione nel cantiere viareggino, perché se la stanno realizzando 
    su misura, come un vestito cucito addosso, scegliendo ogni minimo particolare, 
    in funzione del proprio gusto e delle proprie esigenze e tutto questo, a fianco 
    di un progettista di qualità come Alessandro.
    Vista l’assidua frequentazione e l’affetto che dimostra verso 
    il nostro Club, non riesco a dargli del Lei o chiamarlo Architetto e sono 
    certo che a lui va bene così.
    Ho riassaporato il gusto delle ormai remote gite scolastiche, dove il piacere 
    dello stare insieme e dell’apprendere, creavano curiosità e tanta 
    aspettativa, in questo caso pienamente ripagata.
    Non abbiamo avuto l’onore di essere accompagnati da Alessandro, assente 
    giustificato per motivi di lavoro, ma la gentilezza, la disponibilità 
    e la professionalità del suo socio Davide, non ci ha fatto pesare la 
    sua mancanza.
    Ed è stato un tour pienamente esaustivo, durante il quale abbiamo preso 
    visione e toccato con mano, tutte le imbarcazioni attualmente in fase di realizzazione 
    nel cantiere, da quelle a motore, a quelle a vela, prediligendo naturalmente 
    le ultime, ma non me ne vogliano gli appassionati delle altre.
    Del resto, lo Studio Vismara, anche se ultimamente fa produzione e ricerca 
    nel settore dei motor yachts di nuova generazione come il V52 Bwave, principalmente 
    si occupa di vela.
    All’avanguardia nella ricerca e nella tecnologia è noto per la 
    propria filosofia progettuale, che guarda alla leggerezza e alle performance, 
    operando da molti anni nella costruzione in composito avanzato e in carbonio, 
    di imbarcazioni da regata e da crociera oceanica.
    Mi permetto di dire, nella mia poca esperienza, ma supportato da quanto ho 
    letto e visto, che ci stanno riuscendo molto bene.
    Non a caso, sono stati scelti da “Joe Fly Team Italia” di Giovanni 
    Maspero, come responsabili del Design Team e del Projet Team, per la progettazione 
    e la costruzione della barca che parteciperà alla prossima America’s 
    Cup (progettista e cantiere unica realtà), sempre che finisca l’ormai 
    estenuante diatriba tra i due Paperoni e si possa tornare a parlare di regate 
    e non solo di soldoni.
    Considerando l’entusiasmo e la capacità dei nostri amici, ci 
    possiamo immaginare solo grandi cose.
    Ed io, da sempre tifoso di Luna Rossa, di fronte ad un Team tutto italiano 
    e ad una barca tutta italiana, compreso le vele, non potrò fare altro 
    che cambiare rotta.
    Non mi soffermo a descrivere ciò che abbiamo visto ed imparato, dagli 
    stampi ai materiali, dalla tecnologia ai motori, dagli arredi alle attrezzature 
    di coperta, dai pesi alla dislocazione, ecc. ecc., tanto ci sarà sicuramente 
    qualcuno che dirà “io lo sapevo già”.
    Preferisco ricordare l’interesse e l’entusiasmo di tutti i presenti, 
    dai più navigati ai neofiti, i loro sguardi, paragonabili a quelli 
    di un bimbo in una fabbrica di giocattoli e la voglia di sapere, a tal punto, 
    che il Presidente ha dovuto faticare per farci uscire dal cantiere.
    Da parte mia, voglio ringraziare Alessandro che ci ha permesso la visita, 
    Leo che l’ha organizzata e Davide che ci ha eruditi e sopportati, con 
    la speranza che questo evento possa ripetersi, magari durante la realizzazione 
    dello scafo di Coppa America, forse chiedo troppo, ma io ci provo.
    Ci provo, perché queste sono occasioni che ci fanno amare ancora di 
    più l’affascinante mondo della nautica e ci stimolano a coinvolgere 
    sempre più persone, nella nostra grande passione.
Buon vento a tutti da Umberto Santi, il “Velista quasi per caso”.